La Provincia di Siracusa rappresenta un notevole polo d’attrazione turistico ed archeologico, in essa è presente il più alto numero di riserve naturali della regione.
- Duomo Avola
- Calipso
- Cattedrale di Noto
- Cittadella
- Marzamemi
- Duomo di Siracusa
- Granelle
- Palazzolo
- Torrefano
- Vendicari
- La zona nord (Lentini, Carlentini e Francofonte) appartiene alla Valle del Simeto.
- L’altopiano ibleo si distingue per l’aspetto prevalentemente agricolo del territorio, segnato dai solchi delle cave e dalla presenza
di vasti campi chiusi da caratteristici muretti a secco. - La sub-regione dell’Anapo, comprende la parte centrale del territorio della Provincia, dove è più intenso l’insediamento umano. Essa presenta una linea di costa ricca di insenature e di ripari naturali (il Golfo di Augusta, Punta d’Izzo, il Porto Grande di Siracusa, Ortigia) ed un articolato sistema di aree pianeggianti e collinari che fungono da collegamento con l’area iblea.
- Il cono sud, fortemente condizionato dall’azione delle acque: da una parte, la presenza del mare, che con le sue infiltrazioni salmastre penetra nella falda acquifera costiera creando il fenomeno dei pantani; dall’altra, i torrenti che modellano il tavolato carsico su cui scorrono. Le diverse riserve naturali e aree di interesse naturalistico, fanno di Siracusa la provincia siciliana con il maggior numero di aree protette, la più importante è la riserva naturale di Vendicari.
Il turismo, risorsa in costante crescita in tutta la provincia, trainato soprattutto dalle attrattive del capoluogo.
Negli ultimi anni, poi, con i molteplici investimenti effettuati in questa direzione, si è avuto un aumento della ricettività alberghiera con la presenza di 4.798 posti letto per 2.671 camere, suddivisi tra alberghi, bed and breakfast e villaggi turistici.
Il flusso più intenso, ovviamente, riguarda il capoluogo ed i siti facenti parte della lista dell’UNESCO (Noto, Palazzolo Acreide e Pantalica), nonché le zone balneari (Noto, Avola, Portopalo, Fontane Bianche, Arenella, Marzamemi, Brucoli e Agnone Bagni) che richiamano presenze stagionali dal nord Italia e dall’estero; ma anche le aree archeologiche (Leontinoi, Akrai, Megara Iblea, Eloro, Avola antica, Noto antica), oltre alle anzidette riserve naturali.
Il folklore è ben presente in quasi ogni Comune, con le feste patronali, le sagre e le manifestazioni.